Shadowbox Effect Quanto c'è di sacro nella Bibbia?

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venerdì 11 luglio 2014

Quanto c'è di sacro nella Bibbia?

Non tutti i mali vengono per nuocere, ed é proprio vero. Entrare nell'ambiente di un centro ufologico, fortunatamente, non ti fa conoscere solo gente falsa come un "pover uomo" che si proclama semidio onnipotente(visto che siamo in tema) solo perché si é auto-assegnato il titolo di presidente, ma ti porta anche cose buone, come conoscere molta gente, che ha passione, voglia, determinazione e bravura. E´ il caso di Angela Di Maio, che mi ha mandato questo ottimo articolo, che voglio condividere con tutti voi. Buona lettura.





Negli ultimi tempi come si può ben notare dagli studi di alcuni biblisti alternativi emerge una rivisitazione dei testi sacri, al quanto scomode per alcuni religiosi, come che gli dei e gli alieni potrebbero essere in realtà la stessa cosa. Basta anche solo accedere ad internet e si può giungere a queste informazioni, per spingere, poi, ognuno di noi nel suo piccolo ad interrogarsi, portato inconsciamente alla ricerca del "saperne sempre di più". Tenendo sempre in considerazione che la Bibbia è una raccolta di manoscritti copiati e tradotti più e più volte nel corso degli anni, ma nonostante si considerano gli eventuali errori di traduzione, noi in questo articolo facciamo finta che la Bibbia voglia dirci esattamente ciò che c'è scritto, anche perchè quanto siamo certi che la Chiesa, il Vaticano sia disposto a rinunciare al potere e rivelarci la santa verità? Una di queste verità potrebbe essere l'ipotesi che Jahvè cioè Dio sarebbero più di uno e da sempre manipolano a loro piacimento le sorti non solo della Terra, ma degli interi sistemi solari, quindi e'logico supporre che migliaia di anni fa queste divinità abbiano colonizzato tanti altri pianeti, ma della Terra ne hanno fatto, tutt'ora, un cantiere a cielo aperto.


 Vi sono svariate ipotesi sul soggiorno di questi dèi sulla Terra, sicuramente quella con più rilievo che affiora dall'Antico Testamento è che l'uomo, quindi l'Adam sarebbe il risultato di esperimenti di ingegneria genetica nei quali gli dèi/alieni avrebbero miscelato il loro DNA a quello dei primi ominidi terrestri, ma in seguito a questi primi esperimenti avrebbero continuato con altri più particolari da cui avrebbero originato Noè, Mose'e lo stesso Gesù. Quanto appena affermato e forse ancora più di quanto è stato detto è scritto nei versetti della Genesi, in cui non solo si evince un intervento di ingegneria genetica ma piuttosto un vero e proprio intervento chirurgico. Di seguito vi sono riportati proprio i versetti in esame:

Genesi 2:21: "Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto". 2:22 "Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo". 

Cos'è che non ci fa vedere l'evidenza dei fatti se non il condizionamento della fede? E' evidente quindi che se la Bibbia viene letta senza la giunta di varie interpretazioni religiose ci narra chiaramente come i fatti si sarebbero svolti, lo stesso giardino dell'Eden è stato costruito appositamente per ospitare il prototipo del primo uomo clone, anche questo episodio è chiaramente citato nella Genesi, basta leggere il versetto 2.8 il quale dice:

 "Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a Oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato". 


Ragion per cui è lecito porsi dei dubbi e delle domande, visto che l'uomo fu collocato dopo nel giardino dell'Eden, quindi l'interrogativo è: Perchè è stato messo dopo? Dov'è stato creato, e costruito l'uomo? E se l'episodio del giardino dell'Eden così come da sempre c'è l'hanno presentato, in cui Adamo ed Eva disubbidiscono mangiando il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male dando origine al peccato originale, che tutt'ora gli umani ne porterebbero il peso, non avesse quelle fondamenta religiose allora non troverebbe riscontro e senso neanche la venuta di Cristo per liberarci dal peccato originale lasciatoci in eredità dai nostri probabili progenitori, per rimettere la pace tra gli uomini e Dio. Quindi se queste teorie avessero un fondamenta la venuta di Cristo sarebbe stata programmata dagli dèi a prescindere dal peccato originale? Oppure fu deciso da una certa élite di quell'epoca, che Gesù doveva essere quel "messia" tanto atteso e scritto nella Bibbia? Addirittura ci sono alcuni studiosi, che nonostante la loro appartenenza alla Chiesa Cattolica avrebbero dichiarato l'origine aliena di Gesù Cristo, infatti nel 2003 Don Fernando Pugliese, Vescovo della Chiesa Cattolica Apostolica del Brasile, avrebbe appunto affermato l'origine aliena di Gesù, degli Angeli e degli Arcangeli, rafforzando maggiormente ciò che qualche anno prima sosteneva lo scrittore Erich von Daniken autore nel 1968 del libro " Chariots of the Gods", e spesso presente nei documentari di "Enigmi Alieni", su History Channel. Don Pugliese, laureato in filosofia, a Roma, presso l'Università

Gregoriana aveva studiato i messaggi nascosti nella Bibbia, secondo cui sia nell'Antico che nel Nuovo testamento emergevano seppur criptati chiari riferimenti sull'origine aliena di Gesù. Infatti, secondo la sua interpretazione la famosa stella di Betlemme che guidò i tre Magi alla mangiatoia di Gesù in realtà sarebbe stato un globo luminoso che guidava il cammino dei tre uomini. Ad avvalorare queste ipotesi tra tutti gli studiosi spicca la personalità di Salvador Freixsedo, un parapsicologo spagnolo, ex sacerdote cattolico, appartenuto per trent'anni all'ordine dei Gesuiti. Freixsedo condusse studi umanitari, di filosofia, teologia, e psicologia , ma si distinse particolarmente per le sue ricerche ufologiche, soprattutto in relazione con il fenomeno religioso. Freixsedo sosteneva una teologia profonda, rivoluzionaria, ed innovativa, incitava gli umani al risveglio della coscienza,poichè secondo lui sfruttati dagli dèi e citando le sue testuali parole estratte dal suo libro "Defendàmonos de los dioses" (Difendiamoci dagli Dei) egli sostiene che "La dura realtà è che l'umanità conosce solo ciò che gli dèi desiderano che conosca, e crede solo a ciò che gli dèi vorrebbero che essa creda". Tutta la ricerca di Salvador Freixedo sfocia in un'unica idea, come del resto narra nel suo libro "La granja Humana" (La fattoria umana), cioè che l'uomo da sempre è stato un burattino nelle mani di questi Dèi più evoluti, essi avrebbero giostrato i fili di questi burattini umani e del palcoscenico umanitario che li ospitava. Fin quando l'uomo non assumerà consapevolezza di questa imprevista realtà sarà sempre schiavo e incastrato in una realtà decisa da altri esseri. A tal proposito mi viene in mente un aforisma di Mark Twain: “La storia del genere umano e l'esperienza di ogni individuo provano abbondantemente che non è difficile sopprimere una verità, mentre una bugia ben raccontata diventa immortale”.

 Nota di Eclissi del Mondo: vi consiglio altri due libri di Salvador Freixedo, che ho avuto modo di leggere, "Ellos"(Loro), e "Mi iglésia duerme" (La mia chiesa dorme).



 Di Angela Di Maio 

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