Shadowbox Effect Interazione tra umani e alieni: il gran finale era inevitabile

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lunedì 26 settembre 2011

Interazione tra umani e alieni: il gran finale era inevitabile

Fratini-Zanfretta
Davvero una magnifica esperienza, una di quelle
che probabilmente ti capitano una volta sola nella vita. Domani vi scriverò tutte le mie considerazioni personali sull'argomento. Ho girato interviste con tutte le "star" dell'ufologia, ho avuto modo di scambiare 4 chiacchiere con loro, di guardargli negli occhi (piangenti in alcni casi, ma questo poi ve lo racconterò) e di capire l'emozione che queste persone provano e vogliono trasmettere. Ma la  mia più grande emozione è stata parlare ed interagire con Travis Walton. Tra qualche giorno pubblicherò le interviste, fatte con il CUB, e spezzoni delle conferenze per la vostra gioia. Per ora mi limito solo a darvi un comunicato ufficilale che ho
pubblicato anche sul sito del Centro Ufologico di Benevento.

Potremmo definirlo un finale, metaforicamente parlando, con tanto di fuochi d'artificio. Oggi, domenica 25 settembre, si è tenuto il secondo e ultimo giorno della conferenza organizzata da Massimo Fratini "Interazioni tra umani e alieni" e le sorprese non sono certo mancate. Ad aprire la conferenza questa mattina è stato il presidente del Centro Ufologico di Benevento Marso Group Campano Angelo Carannante che ha mostrato alla platea degli straordinari filmati e foto inedite. Tra i filmati di Carannante uno dei più eclatanti nella storia ufologica mondiale, ovvero il caso di Alvin, in Texas, in cui è evidente uno straordinario oggetto non identificato ripreso su una vecchia videocasseta vhs e quindi difficilmente manipolabile; il caso di San Nicola Manfredi,
in cui un ufo luminosissimo è rimasto visibile per più giorni e visto da numerosi testimoni; lo straordinario caso di Monte di Procida, risalente al 1996, anch'esso ripreso su vhs e convertito in digitale, video presentato anche alla trasmissione "i fatti vostri", in cui (grazie alla migliorata e recente conversione dal vhs al dvd) è ben evidente un oggetto muoversi intelligentemente sulle case cittadine tra i commenti degli stupiti testimoni; il caso di Avignanello, in cui furono trovate circa 100 capre mutilate in circostanze misteriose con tecniche a detta di veterinari interpellati, che non avrebbero una spiegazione, in quanto nei pressi delle carogne non c'era la benchè minima traccia di sangue. A seguire Carannante è intervenuto Maurizio Baiata, che ha raccontato la sua personale esperienza di interazione con gli alieni, ha parlato del suo incidente e del suo libro legato a questa storia intotolato "gli extraterrestri mi hanno salvato la vita".E' toccato poi a Pier Fortunato Zanfretta, che ha raccontato nei dettagli la sua storia, il primo incontro con questi esseri giganteschi, la scatola che in qualche modo gli fanno manovrare e di come la sua vita sia stata condizionata da tutto ciò. Ha riaperto la ripresa pomeridiana Maurizio Cavallo, che ha precisato di non volere essere definito un "contattista" ma semplicemente un individuo che ha  personalissime esperienze di interazione con questi esseri, ha esposto le sue teoria a riguardo dicendo che queste entità ci invitano al "risveglio" della coscienza. Non poteva mancare anche oggi l'intervento dello straordinario Travis Walton, che si è concentrato maggiormente nel raccontare la sua esperienza all'interno del velivolo alieno fino al momento del rilascio, concentrandosi maggiormante sul suo stato mentale, il suo stato fisico e ciò che è seguito al rilascio. Ivan Ceci, ricercatore indipendente, che ha concentrato soprattutto la sua attenzione sul blocco che ha attualmente l'ufologia italiana, consigliando di "spingersi oltre" il semplice avvistamente ufo e rivolgendo l'attenzione maggiormente sul "come" contattare questi esseri, portando l'esempio che ha definito di "integrazione" del famoso caso "amicizia". Infine, l'attesissima Giovanna Podda, che ha raccontato con incredibile coinvolgimento emozionale il suo rapporto con gli alieni cha avuto fin da bambina, le sue 18 gravidanze aliene, di cui una finita male (di cui ancora possiede il cadavere del feto), gli incredibili video di oggetti non identificati che lei riprende inconsciamente prima di essere "presa" e i risultati della risonanza magnetica (con tanto di foto e referto medico) che mostrerebbero un oggetto non identificato (che lei definisce "chip elettronico") all'interno del suo cervello. Insomma, finiscono così due giorni incredibili, che avranno sicuramente segnato tutti i fortunati partecipanti all'evento.



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