Nel caso le risultanze di successive analisi dovessero trovare una conferma, saremmo di fronte all’avvistamento UFO tra i più clamorosi dell’estate 2011. Tuttavia Salvatore Giusa, presidente del Centro Ufologico Siciliano, si aggrappa alla sua filosofia improntata alla massima prudenza. L’episodio risale allo scorso 15 agosto. Un turista francese, che ha preferito mantenere l’anonimato, scatta quasi casualmente una foto di un presunto oggetto volante non identificato. Venuto a conoscenza della presenza sull’isola dell’associazione presieduta da Giusa, si è premurato di inviare al team di ricercatori siciliani quanto aveva immortalato. La foto è stata spedita presso la casella di posta elettronica del Centro Ufologico Siciliano, allegata alla seguente descrizione: «Ho scattato questa foto il 15 Agosto alle ore 15:10, ero in un albergo di Taormina quando ho visto un punto nero su Giardini Naxos (traiettoria: Catania Messina) a circa 2000-3000 metri. Ho fatto un zoom x20 a 5 milioni di Pixels; ma con in sole non si vedeva bene lo strano oggetto perché in controluce, pensavo fosse un’aquila oppure una vela. Quando sono rientrato in casa in Francia ho messo tutto sul computer ed è apparsa questa foto: molto strana, no?».
Scattano le verifiche sul materiale messo a disposizione del CUS. Immediatamente Salvatore Giusa si è attivato per far analizzare le immagini, ricorrendo al suo esperto di fiducia, ovvero Daniele Cataldi. Il presidente del CUS ha abbastanza esperienza da sapere che non ci si può fermare ad una osservazione superficiale delle fotografie messe a disposizione ma bisogna indagare a fondo facendo ricorso a software dedicati.
Alcuni particolari inquietanti. Nella relazione finale, firmata dal Dottor Cataldi, si evincono alcuni aspetti particolarmente intriganti della vicenda. “Alcuni particolari, hanno catturato la nostra attenzione dal primo momento in cui abbiamo avuto modo di analizzare la fotografia.
In primis, lo strano contorno (chiaro) visibile attorno all’ oggetto, spesse volte determinato dalla presenza della compressione JPEG e dall’utilizzo di fotocamere dotate di sensore elettronico (non reflex classiche a pellicola). In questo caso, infatti gli oggetti scuri, vengono contrastati e riprodotti dal sistema elettronico delle fotocamere generando un bordo chiaro sul perimetro di qualsiasi oggetto scuro. Questo tipo di colorazione chiara, però, potrebbe far pensare anche ad un fotomontaggio, pur constatando che tale ipotesi sembri del tutto inconcludente nella foto da noi presa in esame, dato che l’oggetto stesso, mostra particolari concordanti con il resto dell’immagine esaminata: rumorosità, risoluzione, tonalità, etc”.
Le conclusioni finali del Centro Ufologico Siciliano. Seppur possibilista, di fronte all’ ipotesi che l’oggetto volante non identificato sia reale, il Centro Ufologico Siciliano non esclude, alla luce delle risultanze, di poter operare nuovi accertamenti sulle immagini messe a disposizione. Si legge sempre nella relazione finale firmata congiuntamente da Giusa e Cataldi: “La presenza dei metadati (EXIF) contenuti dell’immagine ci dice come la foto sia in realtà un originale non contraffatto, perché non sono stati modificati dopo lo scatto. La valutazione finale, comunque deve tener conto anche di altri dati osservati nell’immagine. In conclusione dai dati presenti sulla foto risulta incerto se tali dati siano stati elaborati o siano del tutto originali (con una approssimazione di modifica intorno al 33%)”. (Foto: per gentile concessione del Centro Ufologico Siciliano)
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Scattano le verifiche sul materiale messo a disposizione del CUS. Immediatamente Salvatore Giusa si è attivato per far analizzare le immagini, ricorrendo al suo esperto di fiducia, ovvero Daniele Cataldi. Il presidente del CUS ha abbastanza esperienza da sapere che non ci si può fermare ad una osservazione superficiale delle fotografie messe a disposizione ma bisogna indagare a fondo facendo ricorso a software dedicati.
Alcuni particolari inquietanti. Nella relazione finale, firmata dal Dottor Cataldi, si evincono alcuni aspetti particolarmente intriganti della vicenda. “Alcuni particolari, hanno catturato la nostra attenzione dal primo momento in cui abbiamo avuto modo di analizzare la fotografia.
In primis, lo strano contorno (chiaro) visibile attorno all’ oggetto, spesse volte determinato dalla presenza della compressione JPEG e dall’utilizzo di fotocamere dotate di sensore elettronico (non reflex classiche a pellicola). In questo caso, infatti gli oggetti scuri, vengono contrastati e riprodotti dal sistema elettronico delle fotocamere generando un bordo chiaro sul perimetro di qualsiasi oggetto scuro. Questo tipo di colorazione chiara, però, potrebbe far pensare anche ad un fotomontaggio, pur constatando che tale ipotesi sembri del tutto inconcludente nella foto da noi presa in esame, dato che l’oggetto stesso, mostra particolari concordanti con il resto dell’immagine esaminata: rumorosità, risoluzione, tonalità, etc”.
Le conclusioni finali del Centro Ufologico Siciliano. Seppur possibilista, di fronte all’ ipotesi che l’oggetto volante non identificato sia reale, il Centro Ufologico Siciliano non esclude, alla luce delle risultanze, di poter operare nuovi accertamenti sulle immagini messe a disposizione. Si legge sempre nella relazione finale firmata congiuntamente da Giusa e Cataldi: “La presenza dei metadati (EXIF) contenuti dell’immagine ci dice come la foto sia in realtà un originale non contraffatto, perché non sono stati modificati dopo lo scatto. La valutazione finale, comunque deve tener conto anche di altri dati osservati nell’immagine. In conclusione dai dati presenti sulla foto risulta incerto se tali dati siano stati elaborati o siano del tutto originali (con una approssimazione di modifica intorno al 33%)”. (Foto: per gentile concessione del Centro Ufologico Siciliano)
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