"La rivolta dei Forconi", così è stavo soprannominato il movimento nato in Sicilia che ha unito molti autotrasportatori nella rivolta contro il decreto Monti. Rivolta iniziata soprattutto per l'aumento del carburante che va ad incidere, e non poco, sul rendimento di questa classe lavorativa. In pochi giorni il movimento ha bloccato tutta l'isola Siciliana e ha raccolto un numero non indifferente di simpatizzanti, gente disoccupata, gente disperata, pescatori, insomma, un po' tutti coloro che sentivano seriamente minacciata la loro sopravvivenza, non riuscendo più ad arrivare a fine mese e non risucendo più ad acquistare perfino i beni di prima necessità.
Un movimento duro, ma necessario, a tratti poco democratico forse, ma indispensabile per far sentire la propria voce. Ma allora perché per molti giorni nessuno ne ha sentito parlare? Le persone lontane da internet, lontane dai social network, non sapevano nulla dell'accaduto, perché i canali "classici" di (dis)informazione sono stati ben attenti, fino a quando si poteva, a non divulgare la cosa. Già, sarebbe stato rischioso far vedere a tutta Italia, che qualcosa si poteva fare, che se la Massa si muove le cose possono cambiare, che se iniziamo a riflettere e pensare, il governo trema. Ma ecco che, proprio quando sui social network si stava diffondendo la notizia dell'estensione del movimento, Schettino porta la Costa Concordia ad infrangere il sogno degli indignati di farsi sentire, sugli scogli dell'Isola del Giglio. I tg parlano per giorni e giorni dell'accaduto, non dando il minimo spazio ai moti rivoluzionari Siciliani. Ricordate quando scoppiò il reattore di Fukushima? Se ne parlò un po' fino a quando i black-block non iniziarono la distruzione di Londra, dopodiché il fenomeno reattore, fu del tutto dimenticato. Non abbiamo la minima idea della potenza dei mezzi mediatici e di come male vengono usati per plasmare le nostre menti. Comunque, torniamo a noi. Il movimento Siciliano si stava espandendo in Sardegna, Sicilia, Campania ed era arrivato fino a Roma. I tentativi di distogliere l'attenzione stavano fallendo, perfino la Concordia non era riuscita ad arginare l'estensione della divulgazione del fenomeno, quando ecco arrivare un'ondata di freddo glaciale su tutta la penisola. Sembra non ci sia stata zona dove non abbia nevicato, bloccando tutto per giorni, quasi a voler raffreddare il tutto. Cosa voglio insinuare? Assolutamente nulla, vi ho solo raccontato una storia, dove noi, ahimè, siamo servi della gleba e se non facciamo qualcosa, verremo venduti con la nostra terra.
Articolo a cura di Eclissi del Mondo
è possibile riprodurre l'articolo citando la fonte con link attivo
Nessun commento:
Posta un commento