Già nel 1976, la sonda Viking dell'Agenzia Spaziale Nazionale Aeronautica era stata mandata su Marte a cercare forme di vita. Per i cercatori di fonti ufficiali è arrivata la tanto attesa conferma. Joseph D. Miller, professore associato di biologia e della neurobiologia presso la Keck School of Medicine presso la University of Southern California (USC) e colleghi hanno condotto un'analisi indipendente dal rilascio dei dati di Viking 1 e 2.
I ricercatori hanno applicato misure matematiche di complessità dei dati, che indicano un alto grado di caratteristiche biologiche. La ricerca è stata pubblicata online dalla rivista International Journal of Aeronautical and Space Sciences.
Molte erano state le dispute tragli scienziati in passato, tanto da abbandonare la strada della vita marziana. Ma ecco che adesso nuovi esperimenti confermerebbero che il pianeta rosso è abitato da entità biologiche. "Per parafrasare un vecchio detto, se sembra un microbo e si comporta come un microbo, allora è probabilmente un microbo" ha ironizzato Miller che ha continuato dicendo che è "molto probabile che la vita sia presente nel sottosuolo del Pianeta, date le condizioni atmosferiche".
Capire la vita su Marte, porterebbe a comprendere le condizioni di vita sulla Terra. Scusate, ma non era folle l'idea che la vita sulla terra fosse stata in qualche modo "condizionata"? Eh già, ora invece sembra iniziare a diventare plausibile....anche per gli scienziati. Miller vorrebbe mandare un'altra sonda su Marte, e magari entrare nel sottosuolo visto che c'è acqua allo stato liquido. Forse Sitchin non era così pazzo quando parlava degli Igigi, ovvero la popolazione che abitava il Pianeta Rosso. Comunque da non dimenticare i ricercatori dell'Università di Siena che hanno avuto un ruolo chiave nella ricerca.
Articolo a cura di Eclissi del Mondo
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