Ha affascinato il mondo per ben 13 anni, il suo mistero contornato da ipotesi e analisi che ha attirato l'attenzione della comunità scientifica e non, sembra finalmene molto vicino alla soluzione. Per tredici anni, il Progetto Starchild ha cercato di codificare il DNA del cranio trovato in Messico nel 1930. Ma ora, un genetista del programma ha recuperato un frammento del gene FOXP2 e suggerisce positivamente che il cranio non appartiene ad un essere umano.
Se confermata da altri membri della comunità scientifica, questa potrebbe essere una delle più grandi scoperte del nostro tempo. Il cranio dello starchild è molto diverso da quello di un comune essere umano, ma questo non basta a convincere la comunità scientifica, che ritiene che "la natura può essere imprevedibile". Ma il team di esperti che sta lavorando da anni al Progetto Starchild la pensa diversamente, e ritiene che le spiegazioni date dai media, siano del tutto errate. Secondo i membri del Progetto Starchild, la natura è legata da rigidi protocolli che rappresentano dei precisi confini genetici per le caratteristiche di ogni specie vivente. Nessuna regola è più fondata di quelle della genetica. Le regole del DNA rappresentano la matematica della biologia. Esse rivelano con coerenza e precisione ciò che è in realtà un organismo vivente, senza sbagliare. Purtroppo, il Progetto Starchild ha dovuto attendere quasi 10 anni, mentre la tecnologia per il recupero e il sequenziamento del DNA "antico", potrebbe essere modificata e perfezionata. Questa tecnologia è stata in uso per un paio d'anni, e il suo alto costo iniziale è sceso ad una portata accettabile. I membri del Progetto Starchild ritengono di avere abbastanza analisi parziali del DNA e che comunque, quando si potrà ottenere l'intero genoma dal cranio, si dimostrerà la natura non umana di questo essere. Attendiamo con ansia.
Articolo a cura di Eclissi del Mondo
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